La rivoluzione verde di Asoltex
La nostra azienda festeggia 40 anni di storia e guarda al futuro scommettendo sulla sostenibilità
40 anni di attività compiuti nel 2018, con uno sguardo sempre rivolto al futuro, come dimostra la presenza in azienda di una giovane e agguerrita terza generazione.
Asoltex rappresenta un solido esempio di family business di successo. Specializzata nella ricerca di tessuti, nella loro accoppiatura con materiali diversi come schiume, membrane o film, nella fornitura di trattamenti e finissaggi in grado di conferire ai prodotti un valore aggiunto in termini di look, comfort e tecnologia
Futuro fa rima con sostenibilità
Futuro, per Asoltex, significa sostenibilità. E si concretizza in un impegno verso l’ambiente, la ricerca di nuovi materiali e l’ottimizzazione dei processi produttivi che non si misura solo in termini di marketing e sensibilità, bensì di veri e propri investimenti.
“La nostra sede è ad Asolo - racconta Lucia Scotti, figlia del fondatore, da alcuni decenni ormai alla guida dell’azienda. - Siamo nati e cresciuti all’interno del distretto della calzatura sportiva del montebellunese, dove siamo fornitori e partner dei marchi più conosciuti dello scarpone da sci e del trekking. Nel corso degli anni abbiamo allargato la nostra clientela in altri settori. Per primo, naturalmente, quello della calzatura casual. A seguire molti altri: abbigliamento, pelletteria, arredamento, ortopedia e medicale.”
Un’esperienza da pionieri
Nella sua ricerca di tessuti e materiali, Asoltex segue e intercetta trend che si affermano a livello mondiale. Nel caso della sostenibilità possiamo dire che abbia anticipato la moda attuale .
“Le nostre prime proposte di tessuti in fibre naturali certificati bio - ricorda Lucia Scotti - risalgono almeno al 2008 ed erano destinate alla calzatura moda e casual. Da allora a oggi possiamo dire che in questo settore c’è stata una vera e propria rivoluzione, con due elementi fondamentali: da un lato la reinterpretazione in chiave fashion di capi tradizionalmente sportivi, pensiamo alla reinvenzione delle sneakers; dall’altro l’attenzione per l’ambiente da parte dei grandi marchi della calzatura moda e sportiva, che ha la sua sintesi nelle campagne per la raccolta e il riciclo delle bottiglie di plastica dai mari. Questo ha portato a un’esplosione nella richiesta di tessuti sintetici in poliestere riciclati”.
New Life: articoli riciclati e certificati GRS
Nel catalogo Asoltex oggi c’è una famiglia di articoli che si chiama New Life e comprende esclusivamente tessuti e materie prime in poliestere o biopolimeri riciclati .
“Sono destinati all’utilizzo in parti diverse della scarpa - spiega Mattia Scotti, che in azienda si occupa di ricerca e sviluppo. - Ad esempio nei soletti e nelle fodere, dove vengono richieste caratteristiche di comfort, traspirabilità, proprietà batteriostatiche. Oppure nella tomaia, dove prevalgono resistenza, gradevolezza estetica e proposte innovative in termini di look.”
Per una parte di questi prodotti Asoltex ha appena ottenuto la certificazione GRS. Global Recycled Standard è il marchio internazionale, promosso da Textile Exchange, che garantisce l’origine riciclata di un materiale intermedio o finito, risalendo attraverso tutta la sua filiera, e verifica anche il rispetto di una serie di buone pratiche relative alla tutela dei lavoratori e alla salvaguardia dell’ambiente.
Dai prodotti ai processi: ISO 14001
Sempre nell’ultimo anno Asoltex ha voluto e ottenuto anche un’altra certificazione, l’ISO 14001, che si aggiunge all’ISO 9001 e garantisce la conformità dell’azienda al primo standard internazionale per la gestione ambientale.
“Siamo da sempre una realtà poco impattante sotto il profilo ambientale – conferma Luca Scotti, responsabile della produzione. – Utilizziamo colle e adesivi privi di solventi, non scarichiamo liquami e consumiamo poca acqua. La certificazione 14001 ci ha dato maggiore consapevolezza di una politica di ambientale che faceva già parte del nostro DNA. Oltre a questo ci stiamo impegnando a migliorare ulteriormente nella gestione dei rifiuti, riducendo gli scarti di lavorazione o cercando dei canali sicuri e tracciabili attraverso i quali inviarli al riciclo.”